Lecce, per via della posizione strategica che assume nel Mediterraneo, nel corso dei millenni è stata oggetto di numerose dominazioni da parte delle civiltà più diverse.
Questo avvicendamento di popoli e culture conserva ancora oggi le sue tracce nelle chiese, nei palazzi, nei monumenti e ritrovamenti archeologici della città. Ripercorriamo insieme la storia di Lecce e delle opere d’arte attraverso cui oggi questa storia si racconta.
Cosa tratteremo
L’epoca protostorica
Le radici più profonde di Lecce risalgono all’età messapica, nome con il quale si è soliti indicare le popolazioni illiriche che, emigrate da Troia dopo il leggendario assedio, si insediarono attorno all’VIII secolo a.C. in un’area che va dalla Murgia al Salento. Di questa civiltà troviamo conservata la testimonianza nei ritrovamenti funebri esposti presso il Museo Storico di Lecce, oltre che nei resti di cinte murarie disseminati nella città.
Lecce Romana
Nel III secolo a.C. Lecce viene assorbita da Roma. Nel Novecento sono stati avviati degli scavi archeologici, che hanno permesso di rilevare l’Anfiteatro Romano edificato durante l’impero di Adriano, e che ora si trova nella piazza principale della città.
Altri reperti di Roma Antica sono stati conservati presso il Museo del Teatro Romano.
Lecce durante l’insediamento normanno
Crollato l’Impero Romano, tutta la penisola italiana attraversa un periodo di instabilità politica, che la storia indica come periodo dei regni romano-barbarici. Questo accade anche a Lecce, che, tuttavia, già agli inizi dell’anno Mille conosce una rinascita, grazie allo stanziamento dei Normanni. Questa dominazione rende la città centro nevralgico commerciale e burocratico di tutti i ducati di dominio normanno.
Di questo periodo è la chiesa dei Santi Niccolò e Cataldo, voluta da Tancredi d’Altavilla. La facciata di questa chiesa è di notevole pregio artistico, combinandosi lo stile tipicamente romanico pugliese con le involute barocche aggiunte in seguito nel XVII secolo.
La fioritura nell’epoca barocca
L’epoca barocca segna il momento di maggiore fioritura artistica e rilevanza storica per Lecce. Questo è dovuto all’importanza che i re della Corona di Spagna attribuirono alla città pugliese. A questa fortuna artistica ha contribuito senza alcun dubbio la cosiddetta pietra leccese, ovvero il litotipo calcareo locale, che fece la gioia di mastri, scultori e incisori. Questa pietra, infatti, è facilmente lavorabile, il che la rese materiale di elezione per gli artisti barocchi, conosciuti per la leziosità e gli svolazzamenti tipici nel loro stile artistico.
A partire dai blocchi di pietra marmorei che componevano le colonne delle due porte romane che segnavano l’accesso alla via Appia, nel Seicento è stata realizzata la Colonna di Sant’Oronzo, alla cui somma torreggia la statua in bronzo del santo patrono della città, da cui il nome anche della piazza al centro della quale essa si staglia.
Importanti monumenti che risalgono all’epoca barocca sono il Palazzo dei Celestini, la Basilica di Santa Croce e il Duomo.
Palazzo Rollo, un B&B a Lecce Centro
Proprio di fronte al Duomo troviamo Palazzo Rollo, edificio di sensibilità settecentesca costruito su due livelli. Dall’ampia terrazza è possibile dominare la suggestiva veduta del campanile del Duomo.
Palazzo Rollo, un B&B a Lecce, accoglie i suoi ospiti nella frescura di un ampio cortile, le cui mura di perimetro sono vestite di florida vite americana.
La dimora storica è la struttura ideale dove trascorrere le proprie vacanze leccesi, immersi in una cornice storica suggestiva nel cuore del centro storico cittadino e coccolati da tutti i comfort che si possano desiderare durante il proprio soggiorno.