Nel cuore della Tuscia Viterbese, si cela un borgo dal fascino unico che viene comunemente conosciuto come “Il Paese delle Fiabe“. Il suo vero nome è Sant’Angelo di Roccalvecce e conta una popolazione di soli 200 abitanti. Come tanti altri borghi del centro Italia, anche questo era destinato a scomparire, a causa dello spopolamento e alle condizioni sempre più deteriorate del paesino.
Fino a qualche anno fa, precisamente nel 2017, questo borgo era ormai stato dimenticato. Tuttavia, grazie al lavoro e all’impegno dell’Associazione Culturale ACAS Murales, Sant’Angelo di Roccalvecce ha ottenuto una seconda possibilità e una nuova vita.
Oggi rappresenta un vero e proprio museo a cielo aperto, costituito principalmente da mosaici, murales e installazioni a tema favole e leggende. Queste opere caratterizzano le mura della città, regalando attimi di fantasia e spensieratezza a cittadini e turisti di questo particolare borgo.
Vediamo, dunque, cosa vedere quando si visita per la prima volta Sant’Angelo.
Cosa tratteremo
Le opere artistiche di Sant’Angelo di Roccalvecce, il Paese delle Fiabe
La prima opera vede protagonista Alice nel Paese delle Meraviglie e il Bianconiglio. Poi, gli street artists hanno continuato la loro opera decorando le vie con altri soggetti che hanno trasformato ogni parte di questo borgo in un angolo magico. Ad oggi, sono ben 55 le opere realizzate a Sant’Angelo, ma l’obiettivo è di andare oltre le 100 entro quest’anno.
Camminare tra le vie del piccolo paese di Sant’Angelo di Roccalvecce permette di godere della vista di fantastiche opere artistiche. Non mancano i protagonisti di storie come Il piccolo principe, Hansel e Gretel, Don Chisciotte, Pocahontas o Pinocchio, per citarne alcuni.
Una giornata qui significa tornare bambini e ripercorrere la propria infanzia, grazie anche ai tanti artisti che hanno dato il loro contributo per rendere unico questo borgo.
All’interno dei negozi del borgo è possibile consultare la mappa che indica, con precisione, l’esatta posizione di ogni murales. Per i più avventurosi, è possibile lasciarsi guidare dalla fantasia e lasciarsi sorprendere dai vari personaggi che tutti, da piccoli, abbiamo amato.
L’associazione ACAS ha creato appositi percorsi naturalistici che passano attraverso il borgo e compongono un sentiero unico, chiamato “Sentiero dei Castelli e delle Fiabe“. La sua lunghezza è di circa 20 Km e tocca anche i Comuni vicini a Sant’Angelo di Roccalvecce. Alcuni di questi, hanno anche deciso di finanziare la realizzazione di alcuni murales.
Oltre ai paesi limitrofi, vengono inglobati nel percorso gli interessanti siti archeologici della Tuscia. Questi si trovano nelle vicinanze e comprendono chiese di epoca medievale, conventi, ruderi e altri meravigliosi monumenti storici.
Gli itinerari progettati dall’associazione ACAS hanno lo scopo di valorizzare questi tesori archeologici, puntando all’impatto zero dal punto di vista ambientale.
Come fare per arrivare al Paese delle Fiabe
Come accennato, Sant’Angelo di Roccalvecce è poco distante da Roma ed è facilmente raggiungibile in auto, attraverso il Grande Raccordo Anulare, per poi indirizzarsi verso l’A1 e l’uscita E/35.
All’arrivo, si può parcheggiare gratuitamente presso gli appositi spazi che si trovano a circa 800 metri dal centro del borgo. In alternativa, si può optare per i posti liberi vicini ai primi murales che si incontrano lungo il percorso.
Consultando le diverse mappe, si possono trovare i vari punti di ristoro, così da godersi un pranzo o una cena tra i colori di questo suggestivo posto.
I principali suggerimenti da seguire per chi desidera visitare Sant’Angelo di Roccalvecce
Sant’Angelo è un piccolo borgo che suggeriamo di visitare durante una serena giornata di sole, così da potersi godere al meglio la bellezza delle sue opere.
Inoltre, è consigliabile indossare delle calzature comode, dato che la passeggiata nel Paese delle Fiabe ha una durata di circa due ore. Questo itinerario, infatti, va vissuto con serenità e calma, in modo da non perdere nessun dettaglio.
Sant’Angelo di Roccalvecce è così piccolo che solamente gli abitanti del luogo possono accedere e sostare all’interno con l’auto. Dunque, come già accennato, occorre lasciare il proprio mezzo in prossimità del borgo e riprenderlo a fine visita.
Successivamente, è possibile continuare la visita di questa zona del Lazio, scoprendo le bellezze di luoghi come Viterbo o il Parco Archeologico di Vulci.