La Puglia è considerata un vero scrigno di tesori storici, artistici e naturalistici: dal punto di vista paesaggistico sono infatti poche le regioni che possono vantare una tale varietà, spaziando da vaste pianure, dolci rilievi montuosi, coste e persino canyon, che in Puglia prendono il nome di gravine. Si tratta di gole nate dall’erosione delle acque piovane e di fiumi. Lungo le pareti di questi canyon si aprono spesso decine di grotte, in passato adibite a case o luoghi di culto.
La Puglia è davvero ricchissima di queste straordinarie manifestazioni carsiche: oltre alla più rinomata Gravina di Puglia, sita nel cuore del “Parco Nazionale dell’Alta Murgia” e famosa per la Grotta delle Sette Camere e la Chiesa di S. Michele delle Grotte, vi sono molte altre gravine nella regione meritevoli di essere scoperte.
Cosa tratteremo
Le gravine di Puglia: da Massafra a Castellaneta
Gravine di Massafra
Il “Parco Naturale della Terre delle Gravine” si estende tra la provincia di Taranto e quella di Brindisi e comprende la Gravina di San Marco, sulla quale si affaccia la cittadina tarantina di Massafra. Questa profonda fenditura divide il centro storico dal borgo S. Caterina e prende il nome dalla cripta di San Marco, risalente al VI secolo e decorata con un pregevole affresco dell’evangelista. Le grotte della Gravina di San Marco ospitano numerose chiese rupestri come quella della Candelora risalente al XII secolo. A dominare la gravina c’è poi il Castello di Massafra, eretto nel 970 d.C. con le sue iconiche torri di guardia angolari. Oggi è sede di un interessante Museo Civico dedicato alla vita rurale del borgo.
Non lontano si trova poi la Gravina della Madonna della Scala, che prende il nome dal Santuario settecentesco raggiungibile solo salendo ben 125 scalini. Il santuario, sito vicino ai resti di un antico villaggio rupestre, comprende anche la chiesa rupestre della Madonna della Buona Nuova. All’interno è presente un bellissimo affresco raffigurante la Vergine.
Gravine di Mottola
Restando nella provincia di Taranto si incontra Mottola e la Gravina di Petruscio, che ospita quello che è considerato uno dei più importanti villaggi rupestri del “Parco Naturale della Terre delle Gravine”. Questo piccolo centro sarebbe stato scavato dai primi abitanti di Mottola. Nel centro storico sono ancora visibili parte delle antiche mura megalitiche.
Fu poi distrutto dai Saraceni nell’847 d.C. e abbandonato nel XII secolo. Di questo villaggio preistorico sono ancora visibili le grotte, spesso affrescate. Erano adibite a case, magazzini o chiese e collegate da irte stradine. Vi erano persino una cisterna per la raccolta dell’acqua e torrette di guardia.
Gravina di Castellaneta
Anche il territorio di Castellaneta è occupato dalla Gravina Grande, certamente una delle più scenografiche del parco: è profonda circa 145 mt e le sue pareti sono assai ripide, solcate in fondo dal torrentello Lummo. Nella gravina Grande confluisco altre due gravine, quella di Santo Stefano e quella di Coriglione.
Da Grottaglie a Laterza: Le Gravine di Puglia
Gravine di Grottaglie
Grottaglie è il borgo della provincia di Taranto famoso per le sue ceramiche: c’è persino un quartiere dedicato a questi pregevoli manufatti artigianali, con le botteghe affacciate sulla Gravina di San Giorgio. Nei pressi di Grottaglie si incontrano numerose gravine spettacolari, dalla Gravina Riggio alla Lama dei Pensieri, una piccola oasi naturale dove le cavità rocciose sono immerse tra la natura più selvaggia: è qui che sorgono l’insediamento preistorico di Casalpiccolo e la cinquecentesca Chiesa di San Biagio, ricca all’interno di sculture policrome e affreschi di stampo bizantino.
C’è poi la Gravina del Fullonese dove, tra grotte e cespugli di ruta, serpillo e timo, sorge la chiesa rupestre di Spietro dei Giudei, costruita tra il VI e il VII secolo.
Altrettanto lussureggiante si presenta la Gravina di Fantiano dove, incastonato tra la profumata macchia mediterranea e la pineta, sorge un insediamento rupestre abitato sin dall’epoca neolitica: sono visibili ancora oggi le grotte, disposte su terrazzamenti, la cisterna e persino arnie arcaiche. Oggi questo sito è uno splendido teatro naturale che ospita numerosi eventi e manifestazioni culturali.
Gravine di Ginosa
Un’altra delle gravine più belle di Puglia è quella di Ginosa. La leggenda narra che sia stato fondato addirittura dagli abitanti di Cnosso. Il borgo si affaccia sulla bellissima Gravina di Ginosa, formatasi almeno 50.000 anni fa. Cinge la cittadina in un abbraccio avendo al forma di un ferro di cavallo. Anche questa gravina ospitava un villaggio rupestre. Nel ‘500 sono state ampliate diventando vere case-grotte, con tanto di comignolo personalizzato ad indicare la famiglia proprietaria. Bellissime sono poi le chiese rupestri, che ospitarono nel 1964 anche il set del film di Pasolini “Il Vangelo secondo Matteo”.
Gravine di Laterza
La seconda gravina più grande di tutta Europa si trova invece a Laterza, lunga ben 12 km e larga fino a 400 m: si trova nel cuore del “Parco Naturale della Terre delle Gravine” e nella cittadina, famosa peraltro per il suo squisito pane, si organizzano escursioni nella gravina, tra cave, inghiottitoi e il Bosco di San Vito, con la possibilità di scorgere donnole, tassi, istrici, volpi e uccelli tra i quali il canovaccio e il passero solitario.