La regione spagnola dell’Extremadura si trova nella parte occidentale del paese, a nord di Siviglia, e confina con la regione portoghese dell’Alentejo.
È ricca di parchi naturali e panorami spettacolari, affascinanti città antiche, ricca enogastronomia, autenticità! Esistono molte ragioni per visitarla, ma voglio parlarvi dei miei 5 motivi per visitare l’Extremadura!
Pronti? Iniziamo!
Cosa tratteremo
1 – La storia, l’architettura e le città patrimonio mondiale dell’UNESCO ad Extramadura
Dalle grandi cattedrali ai teatri romani, dagli antichi castelli alle fortezze moresche, l’Extremadura ha tutto! Oltre che nei siti più famosi, le rovine e le testimonianze archeologiche puoi trovarle talvolta in punti inaspettati, tanto ne è ricca. Un po’ come nella nostra Italia.
La città di Mérida, non è solo l’attuale capoluogo dell’Extremadura, ma un tempo fu la capitale della Lusitania, provincia dell’antica Roma. Qui si trovano i resti di un magnifico anfiteatro romano dove ancora si mettono in scena spettacoli, l’arco di Traiano, il tempio dedicato a Diana, e i maestosi resti dell’Acquedotto di Milagros (Acquedotto dei Miracoli).
Non a caso Mérida è una delle città dell’Estremadura dichiarate patrimonio mondiale dell’UNESCO, insieme a Cáceres e Guadalupe.
Nella città medievale di Cáceres, risalente al XVI secolo, si ammirano l’architettura gotica e rinascimentale, i palazzi fortificati. Adoro camminare sulle strade acciottolate, tra le case tradizionali e stupirmi ancora davanti al Santuario-Monastero di Nostra Signora di Guadalupe, nella piccola ma importante città di Guadalupe.
Almeno una volta si deve visitare anche la città di Trujillo che si trova al centro della regione dell’Extremadura, appena ad est della città di Cáceres e tra i fiumi Tojo e Guadiana. È caratterizzata da grandi piazze, bellissime chiese antiche, palazzi ed eleganti case padronali, ed è anche sede del castello di Trujillo.
Ancora, nella regione di Estremadura si può visitare il castello moresco della città di Zafra, da cui ammirare tramonti spettacolari, e la cittadella di La Alcazaba a Badajoz.
Mi affascina il modo in cui la storia della regione viene raccontata dall’architettura, non solo del periodo dell’Impero Romano, ma in tutte le sue vicissitudini: dai Visigoti ai Mori, nei quartieri medievali e in quelli ebraici.
2 – Extremadura: Fantastica per gli amanti della natura
Poi ci sono i paesaggi meravigliosi e le bellezze della natura. La regione è ricca di aree naturali caratterizzate dai tanti esemplari di querce e sugheri, e spettacolari catene montuose. Il posto, però, da non perdere assolutamente è il Parco Nazionale di Monfragüe. Si tratta di una Riserva protetta dall’UNESCO, nota per le sue scogliere rocciose e la ricca varietà di avifauna. Ho scoperto che si tratta di un luogo perfetto per le escursioni e moltissime altre attività all’aria aperta, tra cui il birdwatching, soprattutto per chi, come me, ama i rapaci.
Anche La Vera e Valle del Ambroz sono gioielli nella natura, ma una visita a Valle del Jerte in primavera, durante la fioritura dei ciliegi. Vi assicuro che è un’esperienza indimenticabile.
3 – Il Festival Internazionale del Teatro Classico e quello di San Juan
Ci sono due appuntamenti estivi immancabili a Extremadura. Viaggiare tra fine giugno e inizio luglio permette di assistere a entrambe, anche se preclude la possibilità di godere del massimo della tranquillità della bassa stagione.
Ogni anno la città di Mérida ospita il Festival Internacional de Teatro Clásico, considerato uno dei più importanti del suo genere, al mondo. Il festival si svolge nei mesi di luglio e agosto presso il Teatro Romano di Mérida e vi si rappresentano le più grandi opere greco-romane. Vi garantisco che ci si dimentica di appartenere al XXI secolo, circondati di tanta storia.
La Noche de San Juan (Notte di San Giovanni) si svolge in tutta la Spagna la notte del 23 giugno con esplosioni di fuochi d’artificio e falò. Nella città di Badajoz, in Extremadura, la Feria de San Juan si celebra per un’intera settimana, anche con allestimento di luna park, concerti e corse di tori. Quest’ultime le evito, ma per il resto adoro lasciarmi coinvolgere dallo spirito genuino della festa popolare che invade le strade.
4 – Mangiare e bere: in Extremadura anche i migliori prosciutti del mondo
Tutta la Spagna è famosa per il prosciutto, ma la regione dell’Extremadura produce alcuni dei migliori. Ad esempio, a circa 45 km a nord di Mérida si trova la città di Montanchez. Circondata da enormi allevamenti di suini iberici, i maiali di razza Pata Negra vagano liberi e si nutrono di ghiande fresche. Se volete assaggiare questo particolare tipo di prosciutto spagnolo, chiedete il “jamón ibérico puro de bellota”.
Sul vostro tagliere di salumi e formaggi, potrete scegliere tra una ricca varietà di prodotti caseari, dato che l’Extremadura è famosa anche per la sua “ruta del queso”, strada del formaggio. Io consiglio la cremosa e DOP Torta del Casar da gustare calda, con il cucchiaio, sul pane tostato.
Accompagnateli con uno dei vini DOP prodotti nella zona di Ribera del Guadiana.
5 – La genuinità di una Spagna non inflazionata dal turismo di massa
Stiamo parlando della Spagna più autentica, quella che lo scarso afflusso di turisti ha lasciato ancora relativamente incontaminata e vera. Questo è il quinto, o forse il primo motivo che mi spinge a tornare spesso in Extremadura, facile da raggiungere anche in autunno o in inverno, malgrado non ci siano collegamenti con voli diretti dall’Italia. Per fortuna la distanza è breve tra le città principali dell’Extremadura e Madrid o Siviglia, collegate anche con voli low cost.