Castelnuovo di Garfagnana è il cuore pulsante della regione omonima. È una zona poco conosciuta della Toscana, ma al tempo stesso ricca di bellezze paesaggistiche, architettoniche, nonché di storie intrecciate a leggende tutte da scoprire.
Tra edifici religiosi e civili maestosi e un paesaggio verdeggiante perfetto per il relax, questa località in provincia di Lucca offre moltissimi spunti a un potenziale visitatore.
Vediamo di seguito cosa non si può perdere durante una visita a Castelnuovo di Garfagnana e nei dintorni per una gita fuori porta davvero memorabile!
Cosa tratteremo
Una visita a Castelnuovo di Garfagnana: cosa vedere nel paese toscano
Per scoprire le bellezze di Castelnuovo di Garfagnana è possibile partire dalla stazione ferroviaria, situata in una posizione strategica appena fuori dalle mura storiche.
Non lontano ci si imbatte nel Teatro Alfieri, edificio costruito nella seconda metà del diciannovesimo secolo con l’intento di diventare un punto di riferimento per gli amanti della lirica.
Una volta lasciato il teatro restaurato di recente, si attraversa il ponte di Santa Lucia, opera architettonica in pietra, fino a giungere alla Porta Castruccio Castracani.
Quest’ultima rappresenta l’entrata vera e propria al cuore pulsante del borgo, protetto da una cinta muraria imponente. Qui la visita non può che proseguire con un ingresso al Duomo. La cattedrale eretta in onore dei Santi Pietro e Paolo domina una piazza di ampie dimensioni e si distingue per l’inconfondibile architettura rinascimentale.
La costruzione religiosa risale infatti al Cinquecento, come si può evincere dalla facciata con le tipiche linee dello stile architettonico. Gli interni raccontano il passare del tempo grazie ad alcune testimonianze. Tra queste troviamo gli abbellimenti risalenti all’epoca barocca e alle decorazioni ancora più antiche emerse a seguito dei vari restauri avvenuti dopo il secondo conflitto mondiale.I punti di forza sono senza alcun dubbio la Pala di San Giuseppe in terracotta e un’opera sacra lignea del quindicesimo secolo.
La visita nel centro di Castelnuovo di Garfagnana può proseguire alla scoperta di opere architettoniche di stampo civile. Da non perdere in particolare è il Loggiato Porta, sottostante al Palazzo del Comune. Quest’area dedicata al pittore di stile manierista comprende un tipico loggiato di origine medievale, edificato in origine per ospitare un mercato coperto.
Proseguendo per i piccoli vicoli si arriva in piazza Umberto I, un luogo da cui si gode una vista spettacolare sulla Rocca Ariostesca. È consigliabile arrivare in questa zona all’ora del tramonto, quando i riflessi delle luci calde contribuiscono a creare un’atmosfera davvero particolare. La rocca viene considerata l’elemento più rappresentativo del borgo ed è ovviamente dedicata al famoso poeta. Quest’ultimo, infatti, per tre anni ricoprì il ruolo di governatore della Garfagnana grazie agli stretti contatti con la stirpe nobiliare d’Este.
Si tratta di una fortificazione costruita attorno all’anno Mille, che ha poi subito ampliamenti e annessioni, come ad esempio la torre centrale che ospita l’orologio. All’interno della Rocca Ariostesca oggi si trova il Museo Archeologico del Territorio della Garfagnana, dove è possibile ammirare reperti risalenti all’epoca degli Etruschi.
Dal Sentiero dell’Ariosto fino alle Grotte del Vento: esplorando i dintorni
Proseguendo in salita sulla collina si arriva alla Fortezza di Mont’Alfonso, situata lungo il sentiero dell’Ariosto, un percorso ad anello molto semplice da affrontare e lungo circa cinque chilometri. Nonostante la sua percorrenza sia alla portata di tutti, è sempre consigliabile indossare calzature adatte, soprattutto nei tratti boschivi.
Il percorso prosegue lungo le antiche mura, che si estendono per più di un chilometro seguendo una linea asimmetrica. Tra gli altri elementi degni di nota vi è la Chiesa della Santissima Trinità, situata nel quartiere Torrite. Qui ci si può fermare presso la piazza ricca di vegetazione prima di proseguire per fare ritorno al centro storico.
Castelnuovo di Garfagnana sorge sul luogo dove il torrente Turrite confluisce nel grande fiume Serchio. L’importanza di questi due corsi d’acqua non può essere sottovalutata. Il forte misticismo del paesaggio della Garfagnana trova il suo culmine nello scenografico Ponte della Maddalena a Borgo a Mozzano, noto anche come Ponte del Diavolo.
La leggenda popolare narra che fu proprio il Diavolo a edificare il ponte dalla caratteristica forma con numerose arcate in una sola notte. In realtà il ponte di pietra fu costruito nel quattordicesimo secolo per volontà di Matilde di Canossa e ha resistito nel corso del tempo ai tanti eventi alluvionali.
Nei pressi del vicino paesino di Fornovolasco, piccola località con una comunità ricca di tradizioni, si trovano le Grotte del Vento. Si tratta di spettacolari formazioni carsiche che danno vita a cavità naturali di diverse dimensioni e lunghezze.