La Birmania è il paese del sorriso e ve ne accorgerete subito osservando gli abitanti di questa terra meravigliosa e dalla cultura millenaria. Con le sue mille pagode, le strade dorate e gli abiti particolari e colorati, il tempo a Myanmar sembra scorrere in un’altra dimensione.

Il periodo migliore per visitarla va da novembre a febbraio, poiché il clima è temperato. Diventa decisamente più caldo da marzo a maggio e piovoso da giugno a ottobre.

Scopriamo ora cosa vedere in questa ammaliante terra del Sud Est Asiatico.

Yangon: dove inizia l’avventura

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La capitale Yangon è un ottimo punto di partenza per cogliere fin da subito l’essenza del Myanmar. Passeggiando per le strade troverete dei mercati in cui potrete trovare l’abito più utilizzato dai birmani, il Longyi. Se volete vivere un’esperienza totalmente immersiva, da vero viaggiatore, non potete rinunciarvi!

Dal tramonto tutto diventa magico: il cielo e le strade si fondono e diventano dello stesso colore. Il Linkage Restaurant è un ristorante molto consigliato dove potete scoprire i piatti tipici della cucina birmana. In alternativa, ci sono numerosi banchetti di street food se volete provare qualcosa di ancora più autentico.

Non andate via da Yangon senza aver visitato la Pagoda Shwedagon. Trascorrere almeno mezza giornata qui è l’ideale, perché il rivestimento dorato dello stupa centrale cambia le sue sfumature a seconda del colore del cielo. Anche in questo caso, il tramonto è il momento migliore. I colori caldi e le cantilene di sottofondo dei monaci buddhisti che si riuniscono per pregare rendono l’atmosfera quasi surreale e colma di gioia.

Mandalay: il cuore pulsante della Birmania

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La prossima tappa del viaggio potrebbe essere Mandalay, che si trova al centro della Birmania ed è la seconda città più popolata dopo Yangon. Centro religioso e culturale del Myanmar, qui potrete perdervi tra i mercati di frutta e tra le botteghe degli artigiani, che vi mostreranno volentieri il loro lavoro, con un immancabile sorriso.

Potrete fare una passeggiata rigenerante sulla collina di Mandalay e sul U-Bein Bridge, il ponte di legno più lungo al mondo. Oppure, potrete fare un giro in barca fino al Tempio di Mingun. Da non perdere la White Pagoda, che sembra essere fatta di zucchero.

Bagan: la valle dei templi

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Bagan è un sito archeologico impressionante e una tappa fondamentale per un viaggio in Birmania. Oltre quattromila strutture religiose rendono Bagan una delle città più importanti di tutta l’Asia, ora Patrimonio dell’UNESCO.

Da visitare anche il monastero sotterraneo di Kyat Khayon e il mercato di Nyaung U. Per concludere la giornata, non c’è nulla di meglio di un tradizionale massaggio birmano rilassante e rigenerante.

Lago Inle: un mondo galleggiante

lago inle

I colori pastello, i pescatori-ballerini che remano su una gamba sola, le scuole galleggianti. É un mondo autentico quello del lago Inle e l’atmosfera che si respira rende questo posto incantato e magico, come i paesaggi dei vecchi film di animazione giapponesi.

Ngapali Beach: per concludere nel relax

ngapali beach

Le lunghe spiagge di Ngapali Beach sono il posto ideale per rilassarsi, con le grandi palme che incorniciano il paesaggio e l’acqua trasparente. Camminare lungo la battigia all’alba in questo posto non ha prezzo. C’è anche una signora tedesca che offre lezioni di yoga gratis, per passione. Infine, ci sono molti ristoranti sulla spiaggia dove ci si può fermare a mangiare qualcosa, oppure si può optare per ristoranti sulla strada principale.

Il Myanmar è una terra vasta e piena di tradizioni e culture da scoprire. Visitarla tutta è impossibile, ma queste tappe riescono sicuramente a trasmettere la sua essenza e a trasportarvi completamente in questo mondo autentico e che vive di semplicità e gentilezza.